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336 notturno

Essere nel Fòro
lo spirito di una cieca erba
e penare paziente
per iscoprire la fenditura della pietra veneranda
su cui scalpitarono i Trionfi;
e alfine trovarla,
e far forza con l’esile capo,
e spuntare, e inverdire, e gioire del sole
che mai vide alcuna cosa più grande di Roma.