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282 | notturno |
disegnare su l’acqua strumenti vasti per le mie nuove musiche.
Scomparso era il mistero notturno con le faville e con le stelle. Appariva il rude cacciatorpediniere di battaglia, con i suoi tre fumaioli, con i suoi quattro siluri, con le sue selle vuote sporgenti da bordo, con i suoi marinai distesi in riposo a occhi aperti.
Andammo alla fonda in Malamocco.
A Malamocco incontrammo un convoglio carico di feriti. Così fu per noi celebrata la messa. Il sacerdote invisibile innalzò l’ostia e il calice.
E tutto il mattino ebbe il colore delle piaghe e il sapore del sangue.