Pagina:D'Annunzio - Notturno.djvu/264

252 notturno

devoti alla notte e alla morte.
i marinai con in capo le cuffie
s’accosciano presso i cannoni.
Scuote lo scafo un fremito grande.
Sul coraggio degli uomini il cielo
è fortuna fumo e favilie.
E v'è una sola costellazione
per l’anima sola:
la Buona Causa.

«Io mi stendo sul fianco
e sono una collina
che sbarra l’orizzonte
alla forza del forte:
una collina dove
non è se non un’ombra.»



Un pugno d’uomini
dati alla vittoria e alla gloria.
Stanno in agguato
i lunghi siluri dal muso di bronzo.
Le torpedini in gabbie di ferro
riposano sopra le selle
sporgenti verso l’acqua che è nera.