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notturno | 249 |
Lo zoppo dai piedi di bronzo[AL. SKR.]
s’attarda nel passo discorde.
E la danzatrice
intorno gli danza
misurata e aerea come la voce puerile che solfeggia nella cantoria a mattutino.
Penosa nel calle del mondo
l’impronta va dietro l’impronta.
E la danzatrice
intorno gli danza
ventilata e tenue come la paglia d’avena che svola senza polvere brillando nel turbine repentino.
Il tonfo s’alterna col tonfo
sul suolo sonoro di tombe.