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180 | notturno |
tue braccia che nel tuo sogno costante non cessarono mai di sostenermi!
Voglio tutto rivedere, voglio tutto riconoscere.
Dappertutto tu sei come l’aria e l’acqua. Fai buona ogni cosa. Fai semplice ogni cosa.
Il paese m’è come una iniziazione alla tua bontà.
Ogni impronta dell’uomo nella terra sembra riconsacrata: la dirittura della via, il limite del campo, la casa di loto e di canne.
Talora alle foci solitarie dei piccoli fiumi è una greggia che splende come la ghiara; e io guardo verso le montagne dove forse un’altra greggia s’abbevera alle sorgenti solitarie.
Un ampio greto discendendo dalle montagne è simile a un cammino di migrazione abbandonato, simile al tratturo dei miei padri sterilito. E odo dentro di me camminare i pastori defunti e i grandi armenti morti.