grande e tirannico spirito: “O venerando padre di nostro eloquio, tu avevi fede nella necessità delle gerarchie e delle differenze tra gli uomini; tu credevi alla superiorità della virtù trasferita per ragione ereditaria nel sangue; fermamente credevi a una virtù di stirpe la qual potesse per gradi, d’elezione in elezione, elevar l’uomo al più alto splendore di sua bellezza morale. Esponendo la genealogia di Enea, tu vedesti nel “concorso del sangue„ una certa predestinazion divina. Ora, per qual misterioso concorso di sangui, da qual vasta esperienza di culture, in qua! propizio accordo di circostanze sorgerà il nuovo Re di Roma? Natura ordinatus ad imperandum dalla natura ordinato a imperare, ma dissimile ad ogni altro monarca, egli non verrà a riconfermare o a rialzare i valori che da troppo tempo i popoli — sotto l’in-