uno scopo certo. La sua somma saggezza
mi sembra risplendere in questo:
ch’egli non collocò il suo Ideale fuori
della sua pratica quotidiana, fuori delle
realità necessarie, ma ne formò il centro
vivo della sua sostanza e ne dedusse
le proprie leggi e secondo quelle
si svolse ritmicamente negli anni, esercitando
con tranquilla fierezza i diritti
che quelle gli consentivano, separando
— egli cittadino d’Atene, e sotto la tirannide
dei Trenta e sotto la tirannide
plebea — separando per deliberato proposito
la sua esistenza morale da quella
della Città. Egli volle e seppe conservarsi
a se medesimo fino alla morte.
“Io non obbedisco se non all’Iddio„
voleva significare “Io non obbedisco
se non alle leggi di quello stile a cui,
per attuare un mio concetto di ordine
e di bellezza, ho assoggettato la mia
natura libera.„