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inestimabile ch’io voglio impregnarlo del più acuto aroma conservatore per impedire che il tempo in me lo impallidisca o lo distrugga.

Per ciò oggi io tento l’arte.

Ah, qual sortilegio dunque potrebbe dare la coerenza delle materie tangibili e durevoli a quel tessuto spirtale che le tre prigioniere ordirono nel tedio dei giorni aridamente e quindi a poco a poco riempirono con le imagini delle cose più nobili e più desolanti in cui la passione umana siasi mai rimirata senza speranza?

Dissimili alle tre sorelle antiche perchè non figlie ma vittime della Necessità, tuttavia nel comporre la più ricca zona della mia vita esse parvero anche preparare il destino di colui che doveva venire. Insieme si affaticavano, quasi mai accompagnandosi con un canto ma men di rado versando lacrime