Per secoli e per secoli d’orrore,
vi sovvenga! Dilaniano i feriti,
162sgozzan gli inermi, corrono all’odore
dei cadaveri, i corpi seppelliti
disotterrano, mùtilano i morti,
165scempiano i morti. Straziano i feriti,
gli inermi, i prigionieri, i nostri morti!
Vi sovvenga. Dovunque è il tradimento,
168nelle case, nei fondachi, negli orti,
nel verde d’ogni palma, nell’argento
d’ogni olivo, allo svolto d’ogni via.
171I marinai lo fiutan sottovento.
O Tripoli, città di fellonìa,
tu proverai se Roma abbia calcagna
174di bronzo e se il suo giogo ferreo sia.