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DELLE LAUDI - LIBRO


l’acqua opaca ove colan le sentine
e nuotano i tritumi del carbone,
72le fecce dei cavalli, le farine

delle sacca sventrate, il bariglione
rotto, la buccia putrida, la lorda
75schiuma che ingialla il piede del pilone,

mentre alla gru che cigolando assorda
l’aria imbracato il bove da macello
78pencola come botte che sciaborda.

Canto l’acqua dei porti. Odo l’appello
rude, il commiato, il grido. I reggimenti
81partono. Ogni uomo armato è il mio fratello.

Veggo gli occhi brillare, veggo i denti
rilucere. Odo il lastrico del molo
84rombar sotto la marcia. Sono ardenti


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