Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/57

QUARTO - MEROPE


“La croce a poppa, messer San Giovanni
a prua, la Vergin Donna Nostra in vetta
177all’albero di mezzo; e Dio li danni!„

Gridavano i prostrati “Affretta! Affretta!„
vedendo i lor adusti cappellani
180frangere a gara l’ostia benedetta.

E alfine s’ebber l’ostia nelle mani
essi i prostrati; assolti l’ebber tocca
183i feditori con le dure mani

indurite alla lieva ed alla cocca,
e la fransero e diedero ai compagni;
186e ricevuta fu di bocca in bocca.

E l’un l’altro pregava: “Sì la fragni
che basti a me, che basti anco a fratelmo!„
189E tremavagli il fondo degli entragni,


-45-