schiavi alla mola, schiavi al remo, schiavi
al carico, sepolti nelle gune
147del grano come in cemeterii cavi,
muffi nelle cisterne e nelle mude,
riarsi dalla sete e dalla fame,
150rotti dalla catena e dalla fune.
Bevono pianto, masticano strame.
Vivi non sono più né sono morti.
153Sono un cieco dolore in un carname.
Se non vincete, ecco le vostre sorti,
fratelli in Cristo.„ E il tuono fu sul mare.
156“Allarme! Allarme! Dacci il Pan dei forti!„
E l’Ostia sfolgorava su l’altare
a tutti i marinai come la spera
159del sole. E Dio ricamminò sul mare.