E la schiera quadrata, che va dove
l’Eroe la riconduce. Ha seppellito
162a Tobras i suoi morti. Ha visto nuove
stelle sorgere a lei dall’infinito.
Ha represso il singulto del morente,
165ha soffocato il lagno del ferito.
Col ghiado illude la sua sete ardente.
Il mulo che portava l’acqua, porta
168il carico di sangue. Le cruente
some non hanno un gemito. La scorta
è un solo ferro che respira. Il duce
171non chiama, non comanda, non esorta.
Cavalca innanzi. Ha seco la sua luce.
Ha seco l’alba nei deserti bui.
174Quando laggiù gridava “A me!„ nel truce