Non apprese negli anni ciò che apprende
nell’attimo. S’irraggia mentre agghiada.
27E la notte lo fascia di sue bende.
E nel cavo degli occhi ha la rugiada,
non le lacrime, e qualche gran d’arena
30nella man che non stringe più la spada.
Tutto è tacito e puro. Non balena,
non albeggia. In un sol chiarore eguale
33spazia la solitudine serena.
Scende dal cielo e dalla terra sale
la stessa luce: tal nel cielo Sirio
36qual nella piaga l’anima immortale.
Mi risveglio io così, dopo il delirio
dell’improvvisa primavera, solo
39con la mia vita, ahimè, senza martirio