Questa è per te la primavera santa
che — dice il dio — “d’ogni semenza è piena
27e frutto ha in sé che di là non si schianta„.
Oggi nova tu sei per ogni vena
sopra l’oblio dell’onta; e nelle Sirti
30ucciderai l’ultima tua sirena.
Come vivremo, o bella, per servirti?
come morremo, o fior delle contrade,
33perché tu c’inghirlandi de’ tuoi mirti?
Del miglior sangue fa le tue rugiade
e serba la promessa d’Oriente,
36se il paradiso è all’ombra delle spade.
Siamo cinti d’oblio. Siamo una gente
fresca e spedita, immemore dei giorni
39squallidi, paziente e impaziente,