Pagina:D'Annunzio - Laudi, IV.djvu/168


DELLE LAUDI - LIBRO


Non nelle antiche ombre, ne’ lunghi chiostri
dei cimiteri, tra gli usati avelli,
132dove profusa la pietà si prostri;

ma novel tumulo ad eroi novelli
diamo, oltremare, su la quarta sponda;
135e ciascun nome in pietra si scarpelli;

e sien pietre angolari che profonda-
mente radichi in terra ad opra forte
138il costruttore, il saldo eroe che fonda.

O Tobrucca, alte mura e ferree porte
avrai, cantieri, maestranze, scali,
141darsene, e i novi ingegni della morte.

E strapperemo alla Vittoria l’ali
perché mai dall’acropoli munita
144si fugga. Avrem col Mare altri sponsali.


- 156 -