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I
MIEI lauri gettai sotto i tuoi piedi,

o Vittoria senz’ali. Ê giunta l’ora.
3Tu sorridi alla terra che tu predi.

Italia! Dall’ardor che mi divora
sorge un canto più fresco del mattino,
6mentre di te l’esilio si colora.

Oggi più alta sei che il tuo destino,
più bella sei che la tua veste d’aria;
9e di lungi il tuo volto è più divino.


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