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DELLE LAUDI - LIBRO


avevi, incognita. E la man mi trema,
quasi eternassi la mia smania ignava
42celebrandoti, eroe, nel mio poema.

Penso la mano tua che dolorava
cominciando a morire, il ferro atroce,
45l’anima indenne su la carne schiava;

la volontà spietata e senza voce
che ti facea lo sguardo come il taglio
48della piccozza; il piede più veloce

come più duro era il cammino; il maglio
invisibile che schiacciava i blocchi
51enormi, con un tuono ed un barbaglio

di prodigio pel bianco Ade ove gli occhi
seguivano i silenzii oltre i fragori;
54le dighe che rompevano i ginocchi


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