I Veneti; lanciavan dagli scali
nel Corno d'oro le galèe costrutte,
222al Leone ogni dì crescendo l’ali.
Ecco, o Mediterraneo, su tutte
l’isole, ecco i tuoi dèspoti. Rischiaro
225col mio cuore le impronte non distrutte.
Ecco un Sagredo principe di Paro,
a Sèrifo un Michiel, ad Andro un Dandolo,
228a Candia un Tiepolo. Ogni nome è un faro.
Presso Blacherne publica il suo bando
Ranieri Zeno, e quasi Imperatore
231ha tutta Romania nel suo comando.
Il genovese Enrico Pescatore
conte di Malta usurpa il fio di Creta.
234In regia potestà l’Asia Minore