Un vento di dominio e di rapina
squassa il vasto Arcipelago schienuto.
192Chi vien da Scio con la galèa latina?
Chi da Nasso? e d’Amorgo? Ti saluto,
a capo del naviglio tuo di corsa,
195o duca dell’Egeo Marco Sanuto3.
Sul tuo coppo di ferro splende l’Orsa.
Dietro i pavesi sta la compagnia
198pronta allo sforzo: la minaccia è corsa.
Eri una via calpesta, eri la via
dei Barbari che andavano alla guerra
201in Occidente, allora, o Austria pia.
E l’onta di Giovanni Senzaterra
stava su te, la crudeltà del basso
204vassallo d’Innocenzo, o Inghilterra,