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QUARTO - MEROPE


le vene stagna. Odio, che sei midollo
della vendetta e lièvito del sangue,
177ti canto. Insegna del taglion, ti scrollo.

Talun disse: “Spargete poco sangue.
Deh non vogliate esser micidiali!
180Quasi pace è la guerra, quando langue.„

O dolci eroi sognanti su i guanciali
penosi, udiste l’ordine di guerra?
183“Le navi scorteranno gli ospedali.

I marinai combatteranno a terra.„
Sognando, andiamo incontro all’Ombre sole
186mentre il ponte di Taranto si serra.

La notte sembra viva d’una prole
terribile. La grande Orsa declina.
189Infaticabilmente il mar si duole.


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