Taluno i suoi compagni crocifissi
rivede, là, nella moschea di Giuma,
162i corpi come ciocchi aperti e scissi
con la scure, conversi in nera gruma
senza forma, sgorgando le ventraie
165per gli squarci; e le bocche ove la schiuma
dell’agonia tersero l’anguinaie
recise, intruse fra le due mascelle;
168e i viventi infunati alle steccaie,
alle travi dei pozzi, con la pelle
del petto per grembiul rosso, con trite
171le braccia penzolanti dalle ascelle
dirotte, con le palpebre cucite
ad ago e spago, o fitti sino al collo
174nel sabbione che fascia le ferite,