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QUARTO - MEROPE


voi tutti, ardenti della vostra fede
e della vostra febbre nella lunga
147corsia triste, con l’anima che crede

e vede or ascoltate se non giunga
un grande annunzio, sussultando al cupo
150urlo che nella notte si prolunga.

Dante de Lutti forse in un dirupo
giace coi prodi a Derna, e la vendetta
153ride ne’ denti suoi di giovin lupo

come quando a Tobrucca su la vetta
della ruina issava il tricolore,
156più agile che mozzo alla veletta.

E la notte par piena di clamore.
E la corsìa d’occhi sbarrati e fissi
159riarde, e ucciso è il sonno dall’orrore.


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