Pagina:D'Annunzio - Laudi, III.djvu/96


DELLE LAUDI - LIBRO

50verso il Gombo, verso il Serchio,
son quasi azzurri.
Dormono i Monti Pisani
coperti da inerti
cumuli di vapore.

55Bonaccia, calura,
per ovunque silenzio.
L’Estate si matura
sul mio capo come un pomo
che promesso mi sia,
60che cogliere io debba
con la mia mano,
che suggere io debba
con le mie labbra solo.
Perduta è ogni traccia
65dell’uomo. Voce non suona,
se ascolto. Ogni duolo
umano m’abbandona.
Non ho più nome.
E sento che il mio volto
70s’indora dell’oro
meridiano,
e che la mia bionda
barba riluce
come la paglia marina;


- 86 -