35tra i mucchi di legname,
tra i cumuli di stipa,
i camelli gibbuti,
carichi di fascine
di ramaglia e di strame, 40sì gravi e tristi e muti!
Sotto i lor piè distorti
scricchiolano le pine
aride, gli aghi morti.
Ròtea la mulacchia 45nel cielo ingombro d’afa;
e a quando a quando gracchia.
Cola e odora la ragia.
S’odon su le Lame
di Fuore le cavalle 50nitrire a quando a quando;
e più sottil nitrito
e più tremulo s’ode
rispondere e più fresco,
dei puledri novelli. 55Passano per la macchia
gravi e tristi i camelli.
Non il lor Barberesco
li guida ma il bifolco
toscano, con l’antica 60voce che i padri suoi