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TERZO - ALCIONE |
LUNGO L’AFFRICO NELLA SERA DI GIUGNO DOPO LA PIOGGIA.
G
RAZIA del ciel, come soavementeti miri ne la terra abbeverata,
anima fatta bella dal suo pianto!
O in mille e mille specchi sorridente
5grazia, che da la nuvola sei nata
come la voluttà nasce dal pianto,
musica nel mio canto
ora t’effondi, che non è fugace,
per me trasfigurata in alta pace
10a chi l’ascolti.
Nascente Luna, in cielo esigua come
il sopracciglio de la giovinetta
e la midolla de la nova canna,
sì che il più lieve ramo ti nasconde
15e l’occhio mio, se ti smarrisce, a pena
ti ritrova, pe’l sogno che l’appanna,
Luna, il rio che s’avvalla
senza parola erboso anche ti vide;
e per ogni fil d’erba ti sorride,
20solo a te sola.
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