Or tutta la palude è come un fiore
5lutulento che il sol d’agosto cuoce,
con non so che dolcigna afa di morte.
Ammutisce la rana, se m’appresso.
Le bolle d’aria salgono in silenzio.
l’uva greca.
Or laggiù, nelle vigne dell’Acaia,
l’uva simile ai ricci di Giacinto
si cuoce; e già comincia a esser vaia.
Si cuoce al sole, e detta è passolina,
5anche laggiù su l’istmo, anche a Corinto,
e nella bianca di colombe Egina.
In Onchesto il mio grappolo era azzurro
come forca di rondine che vola.
All’ombra della tomba di Nettuno
10l’assaporai, guardando l’Elicona.