Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
TERZO - ALCIONE |
come il fior del leandro e le tue tempie,
come il pampino e l’uva,
come la fonte e l’urna,
come la gronda e il nido della rondine,
95come l’argilla e il pollice,
come ne’ fiori tuoi la cera e il miele,
come il fuoco e la stipula stridente.
come il sentiere e l’orma,
come la luce ovunque tocca l’ombra.
III.
S
opor mi colse presso la fontana.Lo sciame era discorde:
avea due re; pendea come due poppe
fulve. E il rame s’udìa come campana.
Ti vidi nel mio sogno, o lene aulete.
105Lottato avevi ignudo
contro il torrente folle di rapina.
Raccolto avevi piuma di sparviere
che a sommo del ciel muto
in sue rote ferìa l’aer di strida.
110Ahi, lungi dalle tue musiche dita
gittato avevi i calami forati.
Chino con sopraccigli corrugati
eri, fanciul pugnace,
- 9 - |