dammi, ch’io mi muoio di voglia
e da tempo non ebbi a provarne.
Non temere! Io sono di carne,
80se ben fresca come una foglia.
Toccami. Non vello, non ugne
ricurve han le tue mani come
quelle ch’io so. Guarda: ho le chiome
violette come le prugne.
85Guarda: ho i denti eguali, più bianchi
che appena sbucciati pinocchi.
Non temere, o uomo dagli occhi
glauchi! Rido, se tu m’abbranchi.
Abbracciami come il bicorne
90villoso. La frasca ci copra,
i mirti sien letto, di sopra
ci pendano l’albe viorne.
Ma come, Occhiazzurro, sei cauto!
Forse amico sei di Diana?
95Ora scende da Pietrapana
il lesto Settembre co'l flauto,