forza del flutto convertita in muscoli
tòrtili per attorcere, 25dopo che le correnti dell’Oceano
gli furon gioco a tessere
le divine di sé vicissitudini
come su trama vitrea.
O Iddii profondi, richiamate l’esule 30triste, purificatelo
sotto i fiumi lustrali ìnferi e sùperi,
la deità rendetegli!
Memore sono. Era già fatto il vespero
su l’acque; ma i cieli ultimi 35ardevano d’un foco inestinguibile,
e i golfi e i promontorii
e l’isole di contro negreggiavano
come are senza vittime
già notturni, allorché sostai nel pascolo 40nettunio, presso il limite
marino. Onusto di gran preda, sùbito
votai su l’erbe e i nèssili
miei lini a noverar la mia dovizia.
Poi del confuso cumulo 45feci schiere ordinate. E in cor godevami
tante squame rilucere