fatta la sosta intorno alla cisterna.
L’anima sua ora è come la terra, 940è come il mare, è come il firmamento,
come la forza delle stirpi guerriere
e pastorali che nel cominciamento
furono, come la verginità fresca
del primo sguardo che dalla cosa espresse 945il mito, come la meraviglia ingenua
animatrice che d’ogni cosa fece
una bellezza e la favola breve
dell’uom fallace converse in gioia eterna.
XXII.
C
OL novel peso pianamente sen va
950alla sua casa, portando nelle braccia
la creatura che tuttavia si lagna,
che chiama chiama, che chiama la sua madre.
Il vento cade, il mare s’abbonaccia,
il ciel s’imbianca. Ei sente nella faccia 955pungere l’uzza mattutina, e la guazza
piovere sente su l’oro della barba
che si confonde con quella dolce lana.
“O creatura, non posso io darti latte„
dice il pastore sorridendo al belato 960che non si placa. “Tu chiami la tua madre.
Dove sarà ella? Molto lontana?