70non mai segnò la robbia; alla futura
prole sorride, e allarga la pastura
sopra il macigno. In quale tempo ei fu
pastore? Quando migrò con la tribù
su le grandi orme dei padri alle pianure? 75Quando agli armenti cinse i fuochi notturni,
fatta la sosta presso la fonte pura?
Mondo di strage, ei beve il vento. I flutti
crespi e canuti accorrono ver lui
come le bianche pecore per l’azzurra 80erba; ed ei sa il suono che le aduna.
D’antico tempo gli sovviene. Di tutto
quel che fu ieri non gli sovviene più.
Apre così le braccia la Natura
subitamente al buono figliuol suo 85per riposarlo, sopra il suo petto ignudo,
di tanto sangue e di tanta ventura.
E il figlio a lei così volge dischiusa
la sua divina anima di fanciullo.
IV.
M
a ecco l’ombra di Caprera. Ecco l’aspra
90Gallura, i monti aerei nell’aria. [Il granito sepolcrale]
Ecco il granito ov’ei riposerà.
Ecco la tomba che gli lavorerà