Ah ti sovvenga! Ti sovvenga
ancora di Lui doloroso,
col piombo nell’ossa dolenti, 140combusto dal fuoco
di cento battaglie e pensoso
già del vasto rogo
che alzato ei volea sul selvaggio
granito, al conspetto del mare, 145per dar la sua cenere ai vènti
del suo mar selvaggio.
Ei disse: “Ah ch’io venga
ch’io venga anche all’ultima guerra!
Legatemi sul mio cavallo. 150Ch’io veda brillare le stelle
su la Verruca, oda al Quarnaro
cantare i marinai d’Italia!
Legatemi sul mio cavallo.„
Verrà, verrà sul suo cavallo, 155con giovine chioma.
Torrà il nero e giallo
vessillo dal suo sacro monte
che serba il vestigio di Roma.
Ridere su l’antica fronte 160vedrà le sue vergini stelle;
più oltre, più oltre