25nella luce dell’Urbe fatale,
nel silenzio delle scorte
e del tuo dolor regale,
accompagna il tuo padre clemente,
o tu che chiamato dalla Morte 30venisti dal Mare.
Accompagna il padre
alla tomba ove già l’avo dorme,
nel tempio sublime
che alzò su colonne 35di granito la forza di Roma.
La romba degli inni austeri
come un turbine all’ultime cime
rapisca i tuoi pensieri
nuovi, oltre la tomba, oltre l’altare. 40E i grandi pensieri
ti facciano insonne; e Roma
e la sua Fortuna dalla chioma
terribile ti facciano insonne,
Giovine, che assunto dalla Morte 45fosti re nel Mare.
Tu non dormirai
se il tuo cuore è degno che lo morda
l’avvoltore violento;