Pagina:D'Annunzio - Laudi, II.djvu/214


DELLE LAUDI - LIBRO

reca la verità; pure il silente
lago la custodisce nel suo cerchio
di rupi; e l’armonia delle foreste
100l’accompagna, e l’allodola dei prati.
Sembra che in ogni gleba un cuor gagliardo
pulsi. Ed ecco il passato a voi presente
come un sepolcro che non ha coperchio!
Ricca è l’antica Madre onde nasceste.
105La sua mammella abbeveri i suoi nati.

Poi, Sol calando, ai reduci dal puro
giòlito la Città sembri d’amore
ardere co’ i palagi e le fucine,
co’ i lupanari e con le cattedrali,
110oh come bella, avida e furibonda!
Il gesto dell’eroe verso il futuro
amplia la piazza; sola erge il vigore
d’una gente la torre; alle ruine
auguste sopra seggono fatali
115presagi; sta nell’anima profonda
la virtù del pensiero nascituro;
la volontà si tempra nel dolore;
l’atto sublime sfolgora; divine
armonie surgon dai più crudi mali.
120Glorificate la Città feconda!


- 200 -