dei carri, atto agli aratri, agli strumenti 25venerandi delle opere tranquille,
voi presso il fuoco avito seminudi
artieri delle antiche fogge; e voi
negli arsenali ove dà lampi e tuoni
il maglio atroce su le piastre ardenti, 30atleti coronati di faville;
e voi anche, nei porti ove la nave
onusta approda, onde si parte onusta,
che recate su l’òmero servile
con vece alterna le ricchezze impure 35fluttuanti nel traffico del mondo;
o voi che a piè delle inesauste cave,
pel nobile arco e per la porta angusta,
pel tempio insigne e pel fumoso ovile,
polite nelle semplici misure 40la pietra che azzurreggia o il marmo biondo;
e voi, destri in quadrar la sana trave
pel tetto, in far la madia di robusta
quercia e di bosso l’arcolaio gentile,
inchini al pianto delle fibre dure 45sotto la pialla o al tornio fremebondo;
uomini solitarii, su l’erbosa
via dove giunge suono di campane