nei campi della terra taciturna,
nelle città fatte silenziose,
nei puri solchi del rinato pane 5e nelle selci delle vie maestre?
Qual parlerà vento di primavera
mentre si tace l’opera diurna,
se il giusto Sole genera le rose
presso le soglie e intorno alle fontane, 10lungo le siepi e su per le finestre?
Uomini, qual s’attende messaggera
che tra le man sue certe arrechi l’urna
dei beni ignoti e, pallida di cose
ineffabili, annunzii la dimane 15alla potenza del dolor terrestre?
Uomini operatori, anime rudi
ansanti nei toraci vasti, eroi
fuligginosi cui biancheggian buoni
i denti in fosco bronzo sorridenti 20e le tempie s’imperlano di stille;
voi che torcete il ferro su le incudi,
il pio ferro atto alle froge dei buoi,
alle unghie dei cavalli, atto ai timoni