come l’Etrusco orna la dolce lampa
e di macigni alza la porta ingente.
Chiusa virtù d’antiche primavere,
10urbe di Giano, irrompe nel tuo Luca.
Maravigliosamente in lui tu vigi.
Forza del mondo è il tuo robusto artiere.
Sparvero come in vortice festuca
i tuoi tiranni Uguccio ed Aloigi.
II.
O Corito, perché la Lampa è priva
di nutrimento? Io vidi messaggera,
grande come Callìope, leggera
come Aglaia, recar l’olio d’oliva.
5Ecco, nel bronzo la Gorgóne è viva;
nuota il delfino, corre la pantera;
segue le melodíe di primavera
Sileno su la fistola giuliva.
Bacco e gli aspetti delle Essenze ascose
10fan di fecondità ricco il metallo.
Or versa nel suo cavo l’olio puro!