5Non vedo Certomondo e Campaldino,
né Buonconte forato nella gola.
Alla tua Pieve il balestruccio vola;
in San Francesco è Piero, e il suo giardino.
Non vedo nella polve i tuoi pedoni
10carpone sotto il ventre dei cavalli
con le coltella in mano a sbudellarli.
Van sonetti del tuo Guitton, canzoni
del tuo Petrarca per colline e valli;
e con voce d’amore tu mi parli.
II.
Bruna ti miro dall’aerea loggia
che t’alzò Benedetto da Maiano.
Fan ghirlanda le nubi ove Lignano
e Catenaia e Pietramala poggia.
5E fànnoti ghirlande i tralci a foggia
di quelle, onde i tuoi vasi ornò la mano
pieghevole del fìgulo pagano
quando per lui vivea l’argilla roggia.
Or rivive pel mio sogno il liberto
10grèculo intento a figurar le tigri
l’evie i tripodi i tirsi le pantere.