ampia, di possente volo;
perché dissi, quando udii la voce
di lui solo io solo, 300dal suo esiglio nel mio esiglio,
dissi: “Questi è il mio pari.
Questo duro Barbaro che bevve
una colma tazza dell’ardente
vin campàno ed ebro di dominio 305e di libertà corse i mari
armoniosi agognando il suolo
ove l’uomo per la divina
etra incedeva al fianco del dio
ed entrambi erano Ellèni, 310questi è il fratel mio.
Salutammo le rosse triremi
nelle acque di Salamina
nutrice di colombe;
portammo una corona alle tombe 315di Maratona.„
Dissi: “O Vita, egli non sa che vive
su le rive sonore
un figlio della florida stirpe.
Io nasco in ogni alba che si leva. 320Io so io so come si beva,
o Vita. E chi t’amò su la terra