Non io la mia vita
mendicai a frusto a frusto, 50ma esso il mio disgusto
mi diede le forze e l’ale
che presentivano le sorgenti
dei fiumi solitarii.
E per giorni e per notti, 55di monte in monte,
oltre il bene, oltre il male,
senza sosta, senza sonno,
il mio volo robusto
cercò cercò la fonte 60della gioia; e la trovò in sommo.
Avido nelle acque canore
s’abbeverò il mio cuore
ove arde la mia grande estate.
Il mio cuore, ove splende 65l’estate, s’abbeverò nell’acque
gelide e n’ebbe gioia infinita.
Tutta la mia vita
fu un’alta speranza.
O miei fratelli, dove siete? 70Accorrete, accorrete
alla gioia che v’attende.
Troppo si piacque