è madre e alle vigne opime 100onde fiammea gioia s’esprime.
Integro nel suo petto
è il suo dolce paese;
e nell’anima sua ferve il solco
della nave focese 105che venne recando il perfetto
dell’Ellade fiore
nel seno petroso ove nacque
Massilia a specchio dell’acque.
Ma il tutto è in lui. Nel suo petto 110concluso è il mondo. Ogni raggio,
ogni tenebra in lui discende,
da lui parte. Il suo spirto selvaggio
e divino s’oscura e risplende
come la Notte, come il Giorno. 115Egli è Pan, la sostanza del Cielo
della Terra e del Mare,
l’Orgiaste, il Sonoro,
il Vagabondo,
il dio dal piè caprino, dal corno 120lunare, il signore del coro,
il duce dell’eterno ritorno,
che sopporta le stelle,
incita le stirpi,