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SECONDO - ELETTRA


E “Ti sovvenga!„ sia la tua parola.
50Vegliato fu da’ suoi
fratelli antichi il creator che dorme.
E simile alle fronti degli eroi
era la fronte, sola
e pura come giogo alpestro, enorme.
55E profonde eran l’orme
impresse dal suo piè nella materna
zolla, profonde al pari delle antiche;
e l’alte sue fatiche
erano intese ad una gioia eterna;
60e come l’onda alterna
dei mari fu il suo canto
intorno al mondo, per le genti umane.
E noi, nell’ardor santo,
ci nutrimmo di lui come del pane.

65Ci nutrimmo di lui come dell’aria
libera ed infinita,
cui dà la terra tutti i suoi sapori.
La bellezza e la forza di sua vita,
che parve solitaria,
70furon come su noi cieli canori.
Egli trasse i suoi cori
dall’imo gorgo dell’ansante folla.
Diede una voce alle speranze e ai lutti.


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