Obliqua la nave, inclinata
sul fianco, in un solco di spume
fervide, prueggiava
giugnendo l’altura del vento
avverso qual carro la cima 1071di ripido monte. “Orza! Poggia!„
E la verga biforca
passava rombando fischiando
sopra le nostre fronti
chine; e tutta la ben costrutta
compagine sotto lo sforzo
risonava come una cetra 1078percossa; e l’opposto
bordo attignea quasi l’acqua
come avido labbro che sia
per bevere il sale. Era l’opra
agevole e lieve qual gioco.
Aperto era il novo
cammino alla rapida prua, 1085come nel coro segue
l’epòdo alla duplice strofe.
Itaca Same Zacinto
s’inazzurravano a poppa,
cangiate in elisia corona;
Oxia pareva un’ara
ancor rosea della ecatombe, 1092l’Àraxo un trofeo di Titani.