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DELLA TERRA E DEGLI EROI

avrà da me un canto
336più glorioso.

Furonvi città soavi [Gli agi]
su colli ermi, concluse
nel lor silenzio
come chi adora;
furonvi palagi
snelli su logge aperte
343ad accoglier l’aria
come chi respira,
sacri alle Muse;
furonvi orti irrigui,
paradisi recinti
come labirinti
con una porta sola
350e mille ambagi,
ove l’aura piega
ogni stelo e s’invola
come chi fa ghirlande
e non le lega;
vi furono bevande,
frutti, musiche pe’ nostri agi;
357e le melancolie.


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