il battere della maciulla
nell’aia. E parvemi talora
su quei familiari
suoni farsi un alto silenzio
e riudire il lontano 168canto della mia culla.
Mi destò il Sole[I risvegli]
raggiandomi la faccia.
Vidi per le trame
delle mie palpebre il fulgore
del mio sangue. Il mozzo
pendulo dal cordame 175gittò a me supino
il suo grido, il suo grido
annunziatore;
e rise il lieve lido
come un labbro su la bonaccia.
Le secchie all’alba nel pozzo
traboccanti d’acqua ghiaccia 182con lor croscio argentino
suscitaron nel mio vigore
nudo il brivido salubre
del lavacro mattutino.
Le allodole gloriose
in alto in alto in alto
dalla rocca dell’Azzurro 189mi chiamarono al grande assalto.