che camminava ignaro
nell’eterna sua debolezza 7287come nella vittoria.
Uomini fetidi e robusti,
altri smorti e scarni [I ribelli]
e curvi, combusti
dal calore dei forni
e delle caldaie infernali,
inverditi dai sali 7294del rame, inazzurrati
dall’indaco, arrossati
dalle conce delle pelli,
inviscati dai grumi
e dai carnicci dei macelli,
corrosi dagli acidi, morsi
dal fosforo, fatti ciechi 7301dalle polveri e dai fumi,
fatti sordi dai fischi
del vapore dilaceranti
o dai tuoni iterati
dei martelli giganti,
dai fragori e dagli stridori
di tutto il ferro attrito, 7308venian del lavoro fornito.
Foschi di carboni,
bianchi di farine,
con lorde le mani
d’argille o d’inchiostri