che trae dalla rupe il ferro, dalla mammella il latte, 145il suono dalle avene.
Canterò la grandezza dei mari e degli eroi,
la guerra delle stirpi, la pazienza dei buoi,
l’antichità del giogo,
l’atto magnifico di colui che intride la farina 150e di colui che versa nel vaso l’olio d’oliva
e di colui che accende il fuoco;
perocché i cuori umani, come per un lungo esiglio,
hanno obliato queste tue glorie, Signore, e che il giglio
dei campi è un gaudio eterno.„ E il dio mi disse: “O figlio, 155canta anche il tuo alloro.„