il profumo dell’asfodèlo
e l’aroma del pino.
In un silenzio anèlo 5943dolorava il cielo latino.
Aurelia Via, l’erma è bifronte, [La via romana]
mistica e bestiale,
che ti guarda e a me t’apre.
La tua selce rintrona
alle ruote e s’assorda
allo scalpiccìo delle capre. 5950Fra la turpe caupona
e la mole papale,
fra crete e fornaci, urli e taci
lorda di lordure e di sangue.
Gialla tu sei sotto il sole
e lucida di festuche,
or bianca or cerula a luna 5957che cresce o che langue;
mentre il carrador nello strame
de’ suoi giumenti, ne’ velli
de’ suoi castrati ronfia o canta
d’amor canto infame
e l’urto del carro sciaborda
il vin nei barili cerchiati, 5964il latte nei vasi di rame.
Stanco dei sorridenti
uomini vestiti di frode
con labbra dipinte su falsi