agli epopti mieteva 4431la spiga di grano in silenzio.
“Vivi della Vita universa!„
mi significò la grandezza
della solitudine sacra.
Ma l’anima umana non vive
se non del suo sforzo incessante
per effigiarsi su tutte 4438le cose come sigillo
imperiale. “O Uomo,
aduna tutte le cose
sotto l’adamàntina mola
della tua volontà pura,
e della sostanza premuta
fa pe’ tuoi giorni il tuo pane.„ 4445Guardai le pietre come glebe,
le colonne come covoni.
Poi gli occhi pregni di luce
chiusi e la dea, ch’era informe
per entro alla massa terrestre,
sorgere perfetta nel peplo
cerulo vidi, chiomata 4452nella corona murale.
E fra le sue braccia divine
tenea, sul suo seno odoroso
Demofoonte, il figlio
mortale di Cèleo, nato
più tardi. E nudrirlo volea